Nella lingua baunese per indicare un luogo difficile da percorrere, ripido e pericoloso si usa la parola “ledere”, come a indicare le conseguenze di una caduta mentre lo si tenta di attraversare. Un monito, insomma. Un avvertimento da tenere in grande considerazione se si conoscono i pastori di Baunei, abituati da sempre a muoversi su un terreno che più impervio non si può, quando non decisamente verticale e roccioso da sconfinare sicuramente nell'alpinismo che con il pascolo ha ben poco a che vedere.
Cala Goloritzè e Punta Iltiera viste dal bosco di Ispuligi appena superato |
percorso della variante attrezzata |
...che più ledere non si può! |
Claudio e Marcello durante l'attrezzatura. Sullo sfondo Cala Goloritzé e l'Aguglia |
Mario sul traverso |
Non nascondo che nell'attrezzare questo passaggio ci siamo posti molti interrogativi di carattere "etico" legati prima di tutto alla condizione unica che gode questo eccezionale territorio dal punto di vista estetico e ambientale, e in secondo luogo all'essenza che il sentiero Selvaggio Blu si è guadagnato negli anni, grazie proprio alle prerogative di poc'anzi. Crediamo di avere fatto un buon lavoro aprendo una possibilità senza offendere nulla e nessuno ma consapevoli del fatto che per preservare totalmente un luogo sarebbe meglio non andarci. Ci auguriamo che i frequentatori futuri siano intelligenti e rispettosi come lo sono quasi sempre stati da queste parti, sicuramente sostenuti e intimoriti da una natura così prepotentemente bella.
Ora “su ledere ‘e Goloritzé” è meno impervio di prima ma resta ben lungi dal potersi considerare un normale sentiero, semplicemente perché non lo è affatto.
Questo percorso si propone come variante all’originale, aprendo la percorrenza del lungo tratto costiero tutto sospeso sul mare di Ispuligi fino ai grottoni che precedono Bacu Mudaloru, in corrispondenza della calata in corda, dove i due itinerari si ricollegano.
Inutile dire che le difficoltà di orientamento e sicurezza, dovute al fatto che questo insieme di sentieri è rarissimamente percorso, non sono per gli inesperti e il tratto attrezzato presuppone la conoscenza delle necessarie tecniche alpinistiche e viene percorso da ognuno a proprio rischio e pericolo.
Claudio lungo il tratto finale attrezzato |
Luca in pieno "ledere"... |
Claudio alla fine dell'esposto traverso |