giovedì 19 novembre 2009

LA MONTAGNA E' SOLO LO SFONDO


Sono nato 15 anni dopo l’ultima guerra, a Genova, nel bel mezzo del centro storico più grande del mondo.
Con la guerra sono cresciuto perché i miei genitori me ne parlavano spesso. Guai a non mangiare il pane e se un pezzo cadeva per terra e bisognava buttarlo via, prima lo si baciava, come per salutare un parente caro in partenza.
A Genova c’ erano una sacco di macerie dietro a recinti di tavole con cartelli con su scritto : divieto d’ accesso. Ce n’era uno vicino a casa mia, era un cumulo di costruzioni bombardate dagli aerei americani, prima che diventassero nostri amici e oggi è un quartiere universitario.
Dalla finestra di camera mia vedevo i bacini di carenaggio del porto, con le navi in riparazione, e sullo sfondo l’ampiezza dell’ orizzonte.
Prima del porto, c’era una caserma dei pompieri che vedevo spesso in esercitazione.
Si arrampicavano su una torre da cui si lanciavano su un telo, correvano e srotolavano manichette, facevano acrobazie che stavo a guardare finché non la smettevano.
Da grande mi sono appassionato al viaggio e alle scalate. Ecco: credo che tutto sia partito dalla vista di quella finestra.
Ho vissuto sempre in maniera semplice, dando alle cose il loro vero valore, complice il pragmatismo che regnava a casa nostra arricchito anche da un totale rifiuto dello spreco e di ciò che non si credeva indispensabile. Tirchieria la chiamano gli ignoranti, perché in realtà è parsimonia, dote rara fagocitata dalla corsa alla crescita.

Quando a 5 anni mi mandarono al catechismo mi ricordo di una maestra alta e secca che si chiamava Lidia e che era la sorella del prete.
Ci disse con la massima naturalezza che Dio c’ era sempre stato e sempre ci sarebbe stato. Alzai la mano perché non mi era chiaro.
Ero piccolo ma lo ricordo come fosse ora.
Lidia mi ripeté quello che aveva appena detto aggiungendo: perché è così.
Io replicai. Mi potevo spiegare, assieme a molti altri misteri simili che avevo ascoltato, che ci fosse uno immortale, uno che aveva la barba bianca, era vecchio –così era raffigurato Dio sul libretto- e mai moriva, ma da qualcosa doveva pur essere nato.
La risposta fu identica all’ affermazione irremovibile di prima: Dio c’ è sempre stato e sempre ci sarà!
Mi faceva male la testa, mi sembrava che il cervello si torcesse su se stesso quando provavo a tornare indietro nel tempo immedesimandomi in Dio, che per me era un vecchio canuto condannato a non stare tranquillo.

Le mie prime letture furono un libro di favole dei fratelli Grimm, di cui mi piaceva l’ odore delle pagine ingiallite, stampato alla fine dell’800. Poi ci furono le letture scolastiche, e in prima media lessi il diario scritto da Pigafetta sul viaggio intorno al mondo di Magellano. Quello sì che era un bel libro, avventuroso e interessante come un vero viaggio.
Poi lessi “Un anno sull’ altipiano” di Lussu e anche i racconti sulla guerra mi appassionavano. Nel frattempo mia nonna mi regalò una vecchissima copia di “Le mie Prigioni” di Silvio Pellico, che leggevo di quando in quando. Tutti questi libri, in verità pochi, li ho ancora.
A casa c’ erano Cuore, I ragazzi della via Paal, Piccole Donne, Tom Sawyer : li iniziavo e li lasciavo perdere dopo poche pagine.
Poi mi toccò leggere I promessi sposi e anche lì feci una domanda all’ insegnante, che era: ma fu Renzo Tramaglino a raccontare questa storia a Manzoni per poterla scrivere così dettagliatamente?
La risposta fu del tipo di quelle datemi al catechismo, almeno per l’ effetto che provocò in me. Mi disse che era un romanzo, una storia ambientata in posti e situazioni reali ma totalmente inventata. Chissà perché bisognava inventare una storia quando nella realtà ce ne sono già così tante di belle e di brutte?
A 14 anni l’alpinismo si impadronì totalmente dei miei interessi assieme alla fotografia e alla pesca, ma era sulle montagne che volevo andare appena possibile. Mi scarrozzavano degli amici più grandi che avevano la macchina e un po’ di esperienza, così ogni domenica tornavamo a casa più o meno vivi.
Francesco, il più carismatico, mi prestò un libro dicendomi che era bellissimo e mi sarebbe piaciuto di sicuro.
Lo divorai, perché raccontava di due cordate che scalavano una parete nel gruppo del Monte Bianco che conoscevo e si parlava di chiodi e moschettoni ma anche di idee e sentimenti. Dopo qualche giorno Francesco mi chiese se allora il romanzo che mi aveva dato mi piaceva? Romanzo? Vuoi dire che quella non è la vera storia della prima salita della Via Jackson sulla nord delle Droites? Mi cadde in testa il mondo. Per me l’ alpinismo era praticamente tutto e la sua storia mi ha sempre appassionato, ma la storia è qualcosa che è accaduta davvero e non il frutto della fantasia di qualcuno che magari non aveva stretto quegli stessi appigli ma aveva sempre visto quella parete col binocolo dal fondovalle.
Certo che per raccontare una storia così ci vuole una grande capacità, ma, secondo me, ce ne vuole molta di più per salire quella parete e poi raccontarne con magia.

La comunicazione si è compressa nei tempi dall’ invenzione del telegrafo. Ha accelerato con il telefono, poi con il fax, dopo più di 70 anni, e dieci anni più tardi è arrivato internet. E siamo a oggi. Non abbiamo il tempo di immaginare perché la notizia che aspettiamo arriva prima. Soffriamo meno a volte, ma spesso invece siamo sottoposti a un carico di informazioni di cui solo poche hanno, per ogni singolo, importanza.
Quando Jules Verne scriveva del suo Viaggio al centro della Terra poteva lavorare tantissimo con l’ immaginazione, così come Salgari e poi tutta la letteratura fantastica da Asimov a Crichton. Ma già i nostri contemporanei dovevano immaginare meno cose perché la Luna si era già vista, l’uomo volava e il mio libro patinato “Il mondo del futuro” era già vecchio quando è nato mio figlio maggiore. Eppure quando lo leggevo c’ erano cose che mai avrei potuto immaginare che venissero inventate, usate e buttate. Il pc è una di queste. Ditemi se è poco!

L’immaginazione si è fusa con la comunicazione in tempo reale e chi narra deve ricorrere a qualcosa che non sia il viaggio di Marco Polo o dibattere sull’ esistenza dello Yeti, perché la terra è stata esplorata già tutta e le vicende ambientate nei giorni nostri devono proporre elementi che catturino l’attenzione e i sentimenti, anche per vendere più copie e incrementare gli indici d’ ascolto, nella logica imperante della crescita a tutti i costi.

Oggi in pochi sognano una casa per viverci all’ ultimo piano in Manhattan, piena di automatismi. I più sognano una casa col prato intorno, il cane che abbaia al posto del ring elettronico del campanello, e spazio, tanto spazio e magari anche un po’ di silenzio. Le pareti di legno e il fuoco nel caminetto scoppiettante. In vacanza la gente cerca questo, suppongo perché gli piace, no?
Oggi per immaginare la bellezza occorre fare marcia indietro, ripercorrere quello che c’ è già stato, forse arrivare a pensare che Dio c’ è sempre stato senza arrovellarsi come succedeva a me da piccolo.
Oggi accetto di più che milioni di esseri umani pensino rassegnati una simile boiata solo per fugare la paura della morte e soprattutto della vita che hanno intorno. Me lo spiego, ma non lo condivido. Esattamente come quando avevo 5 anni.

Oggi i sentimenti esistono ancora ma sono strozzati dalla velocità con cui scorrono anche quando sono veri e profondi. Stiamo attenti, rallentiamo e non succederà nulla di male.
Raccontare storie di oggi funziona perché siamo tutti un po’ (io no) alla ricerca di un piedistallo su cui non vacillare. Ci accontentiamo, ecco. Ci accontentiamo di quello che ci arriva, non andiamo a cercare noi quello che ci serve di solito, visto che ci arrivano milioni di cose e noi possiamo scegliere. Ma non è la stessa cosa di quando le cerchiamo noi e poi le troviamo e le teniamo strette a noi con amore, e pure gelosia a volte, e se capiamo che sono grandi e ci fanno respirare. Breathe in the Air non è solo una bella canzone, è un inno alla vita e una poesia maledettamente terribile e reale. Come un racconto di Verne, contiene moltissima immaginazione legata alla speranza delle cose più banali di tutti i giorni, quelle che tutti capiscono e vivono e che soprattutto fanno vivere.
Un romanzo attuale sopravvive solo perché un malcontento diffuso ci imbavaglia. Uno ci si immedesima soprattutto se la storia è truce. Uno che va a comprare il latte non fa scalpore mentre se lo stesso salta dalla finestra alla parkur dopo essersi trombato la vicina prima di farsi una canna e andare a scuola, questo si che convince e cattura.

D’altronde non ricordo più quale famoso, che non vuol dire anche bravo e buono, scrittore disse che se scrivi qualcosa che poi non legge nessuno è come non averla scritta. Nulla di più falso. Scrivendo si fermano i ricordi prima di tutto per se stessi, i lampi di pensiero, le sensazioni che possono non tornare più, come nella fotografia. Ma la fotografia, per fermare un ricordo o comunque un fatto, ha bisogno di soggetti reali, anche elaborati a volte, ma che esistono.
E’ forse l’ unica cosa a cui giova la velocità. Quella dell’ otturatore. La Contax di Robert Capa negli anni ‘50 aveva il tempo più veloce pari a un cinquecentesimo di secondo quando una mina antiuomo nell’allora Indocina, oggi Vietnam, ridusse in polvere entrambi. Oggi una reflex che quasi tutti possono permettersi ha il sensore che viaggia a un/16.000 di secondo, ma sapete quant’è?

Di pari passo le storie si sono svuotate di immaginazione e riempite di fatti presi dalla realtà piatta e manipolata per renderla appetibile al lettore di oggi, uno che spesso ha fretta, poco tempo, problemi sessuali, detesta il suo lavoro e il capufficio, si dimentica dei figli se non quando gli può comprare un regalo. Uno scrittore odierno di successo si destreggia con davvero pochissima fantasia e immaginazione –già che non esistono quasi più- infilando storie di sesso qua e là per risollevare l’attenzione precipitata sospinta da fatti assolutamente insignificanti che riempiono pagine e pagine. Come se un libro si vendesse a peso. Cosa che è proprio così, più pagine ci sono più è alto il prezzo. Sarà democratico ma è pure parecchio ignorante. Preferirei leggere meno e pagare più caro qualcosa che mi mostri che la vita, bella o brutta che sia, ha una faccia lenta e umana, senza consumo, non necessariamente estrema ma capace di emozionarmi come la storia di Pigafetta o quella di Mohammed Alì, che rispettivamente il giro del mondo l’aveva fatto davvero e che Foreman a Kinshasa al tappeto ce lo aveva lasciato eccome, nonostante tutto.
mc

sabato 14 novembre 2009

PORTER PROGRESS UK




L'Associazione inglese di volontariato Porter Progress si (pre) occupa di garantire ai portaori dell' Himalaya, che tutti i turisti e alpinisti utlizzano durante i loro trekking e spedizioni, un'adeguata cultura e protezione in tutti i sensi, della loro vita di lavoratori e di esseri umani.


Troppo spesso viaggiatori e alpinisti, anche di fama, approfittano di queste persone semplici, lemosinando sulle tariffe, senza assicurarli come si converrebbe se assunti tramite regolare agenzia locale, e assurdamente cercando di sottopagarli. Il tutto alla fine si traduce per questi meschini sfruttatori, nel risparmio di poche decine di dollari, dopo averne speso qualche migliaio per il loro viaggio. A Roma li chiamano i "risparmi di Maria Calzetta".


Quello del portatore è un lavoro indispensabile in quelle valli dove non esistono strade, e comunque in quei paesi, secondo i nostri standard: poveri, dove il someggio a spalle di ogni oggetto (anche il più pesante) è l' unica forma pratica e di economia dei trasporti.


I portatori fanno una vita durissima e la loro ignoranza sovente li rende vittime di sfruttamento e di esposizione a rischi oggettivi enormi sui sentieri di montagna.


Un trekker o un alpinista responsabile si accorge subito del delicato equilibrio- in tutti i sensi -di questi esseri umani, che tutto ciò possiedono spesso lo portano addosso, e rendono possibili viaggi in regioni remote a persone che senza di loro non potrebbero di certo muoversi (pavoneggiandosi occasionalmente) come fanno.


Personalmente, sono ormai molti anni che ogni volta che viaggio verso l' Himalaya o le Ande organizzo una piccola raccolta di abiti usati, occhiali da sole e scarpe che lascio ai portatori con cui lavoro. Raccomando ai partecipanti di usare indumenti di cui vogliono disfarsi per poi lasciarli ai portatori. Un vecchio pile che qui non useremo mai, laggiù è prezioso! Sono poche cose ma almeno so e vedo che vanno nelle mani di chi ne ha bisogno e non nella rete di grosse organizzazioni umanitarie dai mille tentacoli e segretari scaldasedie.


PORTER PROGRESS UK ha una sede a Kathmandù, dove passo spesso, e soprattutto ha un presidente che si chiama TOBY GEE.


Con Toby ho affrontato la desolazione delle tempeste patagoniche dello Hielo Continental più di una volta, ho sofferto e gioito della vita in più di un' occasione e so che persona è.


La "banca dei vestiti" istituita da PORTER PROGRESS UK è gestita da volontari e so per certo che dà i vestiti esattamente a chi ne ha bisogno con un sistema che non lascia spazio a speculazioni. Possiamo aiutare PORTER PROGRESS molto facilmente. Se conoscete l' inglese andate sul sito dell' Associazione http://www.porterprogress.org/


Mi auguro di riuscire a istituire una PORTER PROGRESS ITALY con un sito in italiano, quanto prima.


Nel mio piccolo cerco di sensibilizzare gli appassionati di montagna e non solo, proiettando il video US & THEM realizzato nel 2008 in Nepal che ritrae il duro lavoro del portatore in Himalaya. Anzi, se volete organizzare una serata contattatemi, se già non lo conoscete, scoprirete un problema non lieve che solo un' adeguata informazine può risolvere, mentre vedrete splendide immagini di quei posti. Se ognuno dal "suo piccolo" e dal suo "interno" facesse qualcosa, si potrebbero risolvere innumerevoli problemi del mondo. Pensateci.


Grazie!

sabato 17 ottobre 2009

CHI SIAMO


MARCELLO COMINETTI e MARTA TRUCCO


Sono entrambi nati a Genova ma hanno deciso di vivere a La Court nella Valle di Livinallongo, il posto più spettacolare delle Dolomiti.
Both born at Genoa but they decide to live in La Court, the most beautiful place in the Dolomites.







Settsass Dolomiti
Marcello è Guida di montagna UIAGM/IFMGA dal 1984 e non si stanca mai di salire (e scendere) sulle montagne più belle e remote del mondo.He is an international mountain & ski guide and spent his life climbing and skiing on the best and remote mountain in the world.


Marpha
Annapurna-Nepal
Marta cura libri per bambini, ama la vita all’aria aperta, gli animali selvatici, i viaggi e la vista dalla finestra di casa. 
She is a writer and editor for children's book. She love the outdoor life, wild animals, to travel and the view from home's windows.



Insieme hanno cinque figli. Together they have 5 sons.



Arthur, Isa, Sandra e Clara

Tommaso

domenica 16 agosto 2009

ANNAPURNA CIRCUIT 8-25 novembre 1515€/pers.

ANNAPURNA CIRCUIT

Il NEPAL centrale è caratterizzato dall’Annapurna Himal e dalla pittoresca cittadina di Pokhara adagiata sulle sponde del suggestivo lago Pewa Tal. Nel 1950 l’Annapurna fu il prmo 8000 ad essere scalato dall’uomo e la pubblicità che n’è derivata ha fatto conoscere questo massiccio a livello mondiale. Per questo è diventata una delle prime mete turistiche ad essere frequentata dai trekkers e l’area meglio organizzata e più sicura del Nepal.
La catena dell'Annapurna, delimitata dai corsi del Marsyandi e del Kali Gandaki, occupa il centro dell'Himalaya nepalese estendendosi per una lunghezza superiore ai 70 chilometri. I paesaggi che offre variano dalle foreste subtropicali, ai boschi d'alta montagna, ai pascoli alpini, allo sterile paesaggio gelato delle alte quote.
D'estremo interesse sono inoltre le popolazioni che abitano le vallate sui diversi versanti del massiccio, i Gurung, i Manangi, i Thakali, i cui differenti usi e costumi rendono molto diversi fra loro i numerosi villaggi che s'incontrano lungo il tragitto. Molto belli i vari Gompa (templi/monasteri) di tipo tibetano che s'incontrano nella zona di Manang e Muktinat, il complesso di templi di quest’ultima è meta dei pellegrini di tutto il continente indiano.
Il percorso di trekking prevede il giro attorno al massiccio dell'Annapurna fino a Jomosom. Richiede circa 12 giorni di camminata più un paio di giornate di riposo e/o gite d'acclimatazione, ed offre paesaggi e natura molto simili a quelli del vicino Tibet, a quote comprese fra gli 820 m. di Besi Sahar da dove inizia l'itinerario ed i 5415 m. del passo di Thorung La, il punto più alto toccato dal percorso.
Boschi di rododendro, pino azzurro, risaie e terrazze coltivate accompagnano il percorso al quale fanno da cornice le cime di 8000 metri dell'Annapurna e moltissimi picchi alti fra i 6000 e gli 8000 metri, fra cui spiccano l'Himalchuli, il Manaslu, il Lamjung Himal, il Tilicho, il Dhaulagiri I e il Gangapurna.
La zona è regolarmente abitata e sentieri e servizi sono buoni. Si dorme nei lodges, i tipici alberghetti locali (vedi foglio informazioni Nepal). Le tappe possono a volte essere anche lunghe ma la geografia del terreno permette di acclimatarsi molto bene (più facilmente che salendo al Campo Base dell’ Everest per es.) consentendo di salire con molta gradualità e in quanto la permanenza in alta quota (al di sopra dei 4000 m) è breve.
Itinerario facile tecnicamente e consigliato per escursionisti normalmente allenati a percorrere itinerari alpini.

Stagione migliore: apr-mag/ott-dic
Paese Nepal Pernottamenti: 11 n. lodge – 4 n. htl
Tipo: trekking su sentieri Date indicative: 8-25 novembre 2011
Durata: 17 gg. Accompagnamento: guida alpina UIAGM
Impegno: per normali escursionisti Prezzo: vedi sotto
Altitudine : 850/5416 Note: suppl.singola su rich.

Programma giornaliero
Eventuali richieste di modifica a preventivo accettato (sia aggiungendo servizi che togliendo servizi) rispetto al programma pubblicato hanno un costo fisso di 170€, escluso il costo dei servizi eventualmente aggiunti.

G Programma Pernott. Sistem. Quota in m.
1 Partenza dall’Italia con volo di linea.
2 Arrivo a Kathmandu e trasferimento all’hotel. Sistemazione e cena libera. Hotel B&B 1.300
3 Kathmandu. Giornata di visita libera della città.
4 Partenza di prima mattina in bus privato e trasferimento Kathmandu-Besisahar e quindi Bhulbule. Arrivo e sistemazione in hotel. Lodge FB 840
5 Trek Bhulbule - Jagat. Il sentiero si sviluppa lungo la valle scavata dal fiume Marsyangdi con su e giù, attraverso le risaie terrazzate e la foresta sub-tropicale ed entra quindi nel territorio dell’Annapurna Conservation Area. Lungo il percorso s’incrociano parecchi villaggi Gurung (l’etnia prevalente dell’area), mentre la vista spazia sulle montagne circostanti, tra cui Manaslu e Ngadi Chuli. Arrivo al villaggio di Ngadi, molto gradevole ed attorniato di campi di riso. Pernottamento in lodge. Avvicinandosi a Jagat sentiero è stato scavato nella roccia, ma rimane largo e ben sicuro. Arrivo al villaggio, abitato - come per la maggior parte dei villaggi dell’area – da popolazione di origine tibetana. Jagat infatti significa “stazione daziaria”, ed era nel passato un posto di raccolta tasse per il commercio del sale dal Tibet che
scendeva lungo la valle Marsyangdi. Lodge FB 1.300
6 Trek Jagat-Dharapani. Si prosegue scendendo verso il letto del fiume, che si attraversa in corrispondenza di Chamje. Si risale quindi – prima con dolcezza, poi in maniera più ripida - attraverso campi di riso, rododendri, e bambù mentre il fiume scompare sotto enormi massi. L’arrivo a Tal segna l’ingresso nel distretto di Manang; qui la valle si apre in un grande plateau che ospita campi di granoturco, orzo e patate. Il sentiero prosegue fino ad attraversare di nuovo il Marsyangdi e a raggiungere Dharapani. Tutti i villaggi da qui a Kagbeni hanno chorten di ingresso ed uscita e l’influenza tibetana si fa sempre più evidente. Lodge FB 1.860
7 Dharapani-Chame. Il cammino prosegue ed attraversa Bargarchhap, il primo villaggio del trek che presenta la tipica architettura tibetana. Il villaggio venne semi-distrutto nel 1995 da una grande valanga, provocata da eccezionali precipitazioni nevose, le stesse che causarono le famigerate valanghe nell’est del Nepal e che provocarono un gran numero di vittime. Si prosegue attraverso foreste di pini ed abeti fino al bivio che divide in due il sentiero. L’itinerario normale segue il sentiero basso sul fiume. Si attraversa il villaggio di Khoto, che dà accesso alla valle di Nar Phuu, remota e protetta da accessi controllati. Chame è
il centro amministrativo del distretto di Manang.. Lodge FB 2.670
8 Trek Chame-Pisang. Il sentiero prosegue per un po’ quasi piano e rilassante, in foresta. Si raggiunge quindi l’impressionante Paungda Danda, un’enorme massiccio roccioso che si erge per oltre 1500 metri dal fiume. Di qui si può ammirare anche l’Annapurna II ed il Pisang Peak. Con un ultima parte pianeggiante si raggiunge Pisang. Lodge FB 3.200
9 Trek Pisang-Manang. La regione si presenta ora molto più arida; il massiccio dell’Annapurna fa infatti da “ombrello” proteggendo il territorio a nord dalle massicce precipitazioni monsoniche che caratterizzano la aree a sud. Il sentiero sale ora lungamente su una cresta vegetata; dalla sua sommità si ha un’ottima vista della valle di Manang dell’Annapurna e del Tlicho Peak (7.134 m.). Si prosegue con andamento variato, in un paesaggio arido, caratterizzato da grandi muraglie di roccia gialla, erose in pinnacoli vicino al sentiero e dall’enorme mole dell’Annapurna a sud. Manang è posto in un plateau e vi si trova ogni genere di negozio, oltre ad un presidio dell’Himalayan Rescue Association. Lodge FB 3.540
10 Manang. Giorno di riposo o acclimatamento con escursioni nei dintorni, di vario livello. E’ possibile salire la cresta a nord del villaggio per godere una vista eccellente dell’Annapurna IV, II e del Tarke Kang; oppure si può raggiungere il lago glaciale che origina dal ghiacciaio del Gangapurna. Lodge FB 3.540
11 Trek Manang-Thorong Phedi. Il sentiero risale la valle attraversando rade foreste di ginepro e rosa selvatica; è questo terreno per gli yak che pascolano numerosi. Si arriva infine a Thorung Phedi, un alpeggio tra le rocce. Lodge FB 4.450
12 Trek Throung Phedi-Muktinath via Thorung La, 5.416 m. Lunga giornata con attraversamento del passo. Il sentiero sale subito con decisione su morene e creste, spesso con andamento ripido, ma ben segnato. Il passo è marcato da un tradizionale chorten e bandierine di preghiera; la vista è mozzafiato: l’intera catena dell’Annapurna, Gangapurna ed infinite altre vette sopra i 6.500 metri. La discesa è lunga e ripida ed offre ottima vista del Dhaulagiri che si erge isolato attraverso la valle della Kali Gandaki. Arrivo a Muktinath con
sentiero tranquillo. Lodge FB 5.416
3.760
13 Trek Muktinath-Jomsom. L’ultima tappa discende la valle lungo un facile sentiero. Jomsom non offre particolari attrattive, ma è il centro amministrativo della Kali Gandaki e, come tale, offre ogni genere di ristorante, lodge e negozi, oltre all’aeroporto che lo collega con Pokhara. Lodge FB 2.720
14 Volo per Pokhara di primo mattino. Arrivo e sistemazione in hotel. Giornata a disposizione per visita libera della città. Pokhara, pur essendo un centro di grande attrazione turistica, e quindi in stagione piuttosto affollata, mantiene grande fascino, dato sia dal magnifico lago su cui si affaccia, il Phewa Tal, che dalla posizione ai piedi dei più bei massicci himalayani di tutto il Nepal. Hotel B&B 980
15 Volo Pokhara-Kathmandu di primo mattino. Arrivo e transfer all’hotel. Giornata a Disposizione per visita libera dei dintorni di Kathmandu (Bakhtapur e Patan). Hotel B&B 1.300
16 A seconda del volo, mattinata a disposizione. Nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto ed imbarco sul volo per l'Italia.
17 Arrivo in Italia.

Prezzo a persona €1515
IL PREZZO SU INDICATO NON INCLUDE IL VOLO AREREO
INFO
VOLO AEREO
Il costo varia tra gli 800€ e i 1000€ a persona in classe economy, dipendendo dal momento della prenotazione.

Quota di iscrizione: 50€, Include l'assicurazione medico-bagaglio Mondial Assistance, l'invio a domicilio dei documenti di viaggio e la guida Nepal Lonely Planet.

Pagamenti: all’atto della prenotazione dovrà essere corrisposta la quota di acconto pari al 40% dell’ammontare dell’intero pacchetto (servizi + volo). Il saldo dovrà essere versato 30 giorni prima della data di partenza.

La quota comprende
- Guida Alpina dall’Italia esperta del luogo: Marcello Cominetti e tutte sue spese.
- Trasferimenti aeroporto-hotel-aeroporto.
- Sistemazioni in Hotel a Kathmandu (3 notti) e Pokhara (1 notte), camera doppia, Bed and
Breakfast (B&B), come da programma.
- Trasporto via terra Kathmandu-Besisahar.
- Voli Jomsom-Pokhara e Pokhara-Kathmandu.
- Sistemazione in lodge, pensione completa (FB) per l’intera durata del trek, come da
programma.
- Guida locale / Sirdar (equipaggiamento, cibo, trasporto, assicurazione, stipendio).
- 1 Portatore a testa per equipaggiamento personale (equipaggiamento, cibo, trasporto,
assicurazione, stipendio).
- Trekkers’ Information Management System (TIMS) fee.
- Annapurna Conservation Area Project (ACAP) fee.
- Cena culturale alla fine del viaggio.

La quota non comprende
- Volo internazionale A/R in classe economica.
- Tasse aeroportuali in Nepal.
- Attrezzature personali.
- Visto per il Nepal (40 US$, ottenibile direttamente all'arrivo all'aeroporto).
- Pasti in hotel a Kathmandu e Pokhara.
- Tutte le visite a musei, monasteri, spettacoli, etc.
- Extra in genere, mance, bevande e tutto quanto non menzionato in "La quota comprende".


-Su richiesta può essere stipulata Polizza Annullamento Viaggio-


Organizzazione tecnica del viaggio
Il Nodo Infinito Tour Operator Internazionale/Modena Italia

Data la particolare natura delle nostre proposte di viaggio, i programmi giornalieri vanno considerati come una traccia guida. Una serie di fattori variabili che contraddistinguono il viaggiare in regioni d’alta montagna in aree remote (proibitive condizioni atmosferiche, frane, interruzione delle comunicazioni, ecc.) possono mettere a repentaglio la sicurezza dei partecipanti e conseguentemente imporre modifiche agli itinerari programmati. E’ facoltà dell’organizzatore, apportare tutte quelle modifiche al programma che le esigenze di sicurezza richiedano, e pertanto, l’esercizio di tale facoltà non risponde né alla voce modifica del viaggio da parte dell’organizzatore ai punti 8 e 9 né alle clausole recesso al punto 6.

• Prenotazioni - La prenotazione potrà effettuarsi solo in seguito ad accettazione da parte del consumatore delle presenti condizioni generali. L’accettazione delle prenotazioni è subordinata alla compilazione dell’apposito modulo d’iscrizione, che costituisce a tutti gli effetti il contratto di viaggio ed all’effettuazione del relativo pagamento, con conseguente conclusione del contratto solo nel momento in cui l’organizzatore inviera’ la conferma al cliente, anche per via telematica.
• Pagamenti – all’atto della prenotazione dovrà essere corrisposta la quota di acconto pari al 40% dell’ammontare dell’intero pacchetto (servizi + volo). Il saldo dovrà essere versato 30 giorni prima della data di partenza. Per le prenotazioni in epoca successiva alle date sopra indicate, l’intero ammontare dovrà essere versato al momento della prenotazione.
• Prezzo – il prezzo del pacchetto turistico è determinato nel contratto. Esso potrà essere modificato, al massimo del 10% del prezzo totale del pacchetto, fino a 20 giorni precedenti la data fissata per la partenza e soltanto in seguito a variazioni di: costi di trasporto, incluso il costo del carburante; diritti e tasse su alcune tipologie di servizi turistici, quali imposte, tasse di atterraggio, di sbarco o d’imbarco nei porti o negli aeroporti; tasso di cambio applicato al pacchetto in questione.
• Recesso del consumatore – il consumatore puo’ recedere dal contratto, senza pagare il corrispettivo del recesso di cui infra, nelle seguenti ipotesi:
• aumento del prezzo di cui al precedente art. 3 in misura eccedente il 10%;
• modifica significativa di altro elemento essenziale del contratto (per tale intendendosi qualunque variazione su elementi oggettivamente configurabili come fondamentali al fine della fruizione del pacchetto turistico complessivamente considerato) proposto dall’Organizzatore dopo la conclusione del contratto stesso ma prima della partenza e non accettata dal consumatore.
Nel caso in cui al precedente comma, il consumatore ha alternativamente diritto:
• ad usufruire di un altro pacchetto turistico di importo equivalente, o, se non disponibile, superiore senza supplemento di prezzo, ovvero di importo inferiore, con restituzione della differenza di prezzo;
• alla restituzione della sola parte di prezzo già corrisposta. Tale restituzione dovrà essere effettuata entro sette giorni lavorativi
dal momento del ricevimento della comunicazione della decisione di chiedere il rimborso.
Il consumatore dovrà dare comunicazione della propria decisione ( di accettare la modifica o di recedere) entro e non oltre due giorni lavorativi dalla proposta di aumento e di modifica. In difetto di espressa comunicazione entro il termine suddetto, la proposta formulata dall’Organizzatore si intende accettata.
Al consumatore che recede prima della partenza dal contratto al di fuori delle ipotesi elencate ai precedenti commi del presente articolo saranno addebitate, a titolo corrispettivo per il recesso, le somme di seguito riportate:
15% della quota di partecipazione sino 30 giorni di calendario prima della partenza
30% della quota di partecipazione da 29 a 21 giorni di calendario prima della partenza
50% della quota di partecipazione da 20 a 11 giorni di calendario prima della partenza
80% della quota di partecipazione da 10 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso il sabato) prima della partenza.
100% della quota di partecipazione dopo tali termini.
• Annullamento del pacchetto turistico - L’Organizzatore può annullare il contratto quando non sia stato raggiunto il numero minimo previsto di partecipanti e sempre che ciò sia portato a loro conoscenza in forma scritta via posta o via telematica almeno 15 giorni prima della data prevista, oppure a causa di forza maggiore.
• Obblighi dei partecipanti - I partecipanti dovranno essere muniti di passaporto individuale o di altro documento valido per tutti i paesi toccati dall’itinerario, nonché dei visti di soggiorno e di transito e dei certificati sanitari che fossero eventualmente richiesti. Essi inoltre dovranno attenersi all’osservanza delle regole di normale prudenza e diligenza, a tutte le informazioni fornitegli dall’organizzatore, nonché ai regolamenti e alle disposizioni amministrative o legislative relative al pacchetto turistico. I partecipanti saranno chiamati a rispondere di tutti i danni che l’organizzatore dovesse subire a causa della loro inadempienza alle sovraesaminate obbligazioni. Il consumatore comunicherà altresì per iscritto all’organizzatore, all’atto della prenotazione, quei particolari desiderati che potranno eventualmente formare oggetto di accordi specifici sulle modalità del viaggio, sempre che ne risulti possibile l’attuazione.
• Regime di responsabilità - L’organizzatore risponde dei danni arrecati al consumatore a motivo dell’inadempimento totale o parziale delle prestazioni contrattualmente dovute, sia che le stesse vengano effettuate da lui personalmente che da terzi fornitori dei servizi, a meno che provi che l’evento è derivato da fatto del consumatore (ivi comprese iniziative autonomamente assunte da quest’ultimo nel corso dell’esecuzione dei servizi turistici) o da quello estraneo alla fornitura delle prestazioni previste in contratto, da caso fortuito, da forza maggiore, ovvero da circostanze che lo stesso organizzatore non poteva, secondo la diligenza professionale, ragionevolmente prevedere o risolvere. L’Organizzatore, inoltre, è responsabile, per la riservatezza dei dati comunicati dal consumatore, esclusivamente dal momento in cui questi pervengono nella banca dati e non durante la loro trasmissione.
• Obbligo di assistenza - L’organizzatore è tenuto a prestare le misure di assistenza al consumatore imposte dal criterio di diligenza professionale esclusivamente in riferimento agli obblighi a proprio carico per disposizione di legge o di contratto.
• Reclami e denunce - Il consumatore, a pena di decadenza ai sensi dell’art. 19 n. 2 D. Lgs. 111/95, deve denunciare per iscritto, sotto forma di reclamo, all’organizzatore le difformità e i vizi del pacchetto
• turistico, nonché le inadempienze della sua organizzazione o realizzazione, all’atto stesso del loro verificarsi o, se non immediatamente riconoscibili, entro 10 giorni dalla data del previsto rientro presso la località di partenza.
Assicurazione contro le spese di annullamento e di rimpatrio - Se non espressamente comprese nel prezzo, prima della partenza è possibile stipulare presso gli uffici dell’organizzatore speciali polizze assicurative contro le spese derivanti dall’annullamento del pacchetto, infortuni e bagagli. Sarà altresì possibile stipulare un contratto di assistenza che copra le spese di rimpatrio in caso di incidenti e malattie.


Per qualsiasi informazione contattatemi:


MARCELLO COMINETTI Guida Alpina
Via Brenta 119
Livinallongo del Col di Lana
32020 Belluno
347.9217406
info@marcellocominetti.com
www.marcellocominetti.com
P.IVA: 01108660257

lunedì 6 luglio 2009

Proiezioni video Estate 2009

Proiezioni video Estate 2009

Dalle Dolomiti all' Himalaya e alle Ande

ha come soggetto l' alpinismo e il trekking nelle prime, lo sfruttamento dei portatori nepalesi nel secondo episodio e il bouldering in Patagonia nel terzo titolo e per il momento ha il seguente calendario:

-6 luglio Corvara sala manifestazioni ore 21.15
-16 luglio Corvara centro congressi Hotel Posta Zirm ore 18 con aperitivo e obbl. prenotaz.
-24 luglio Pedraces sala manifestazioni ore 21.15
-3 agosto La Villa sala manifestazioni ore 21.15
-8 settembre Colfosco sala altonn ore 21.15
-10 settembre Corvara centro congressi Hotel Posta Zirm ore 18 con aperitivo e obbl. prenotaz.
-13 settembre Corvara centro congressi Hotel Posta Zirm ore 18 con aperitivo e obbl. prenotaz.
-20 settembre Corvara centro congressi Hotel Posta Zirm ore 18 con aperitivo e obbl. prenotaz.
-24 settembre Corvara centro congressi Hotel Posta Zirm ore 18 con aperitivo e obbl. prenotaz.

NOTA: non sono né su FACEBOOK né su TWETTER!

mercoledì 1 luglio 2009

FOTO GALLERY

Per entrare nella foto gallery per visualizzare e scaricare foto, seguire le istruzioni: 1) entrare nel sito http://nikonimagespace.com/  2) cliccare su "LOGIN" che è in basso a destra  3) appare una schermata LOGIN che richiede User Name (inserire: tommaso_cominetti@hotmail.it) e Password (inserire: nepaltrekking) 4) a questo punto nella colonna di sinistra appaiono varie cartelle, scegliete quella che volete visitare o cliccate sull'opzione "carica immagini", a seconda di quello che dovete fare.
ATTENZIONE: le immagini contenute nel sito sono coperte da copyright!

Per scaricare immagini e/o video è indispensabile avere il mio consenso richiedendolo via email a info@marcellocominetti.com BUONA VISIONE!

mercoledì 27 maggio 2009

SPEDIZIONE VOLCAN LAUTARO HIELO PATAGONICO SUR. 2300€/6 persone. SU RICHIESTA

Spedizione scialpinistica al misterioso e immenso vulcano scoperto da Erich Shipton, situato in una delle più remote aree della più grande calotta ghiacciata continentale della terra.
clicca sulle foto per ingrandirle-Costo: € 2300/persona con minimo 6 partecipanti -da confermare al momento della richiesta. (escluso volo che è acquistabile da noi o autonomamente al momento dell' iscrizione e il cui costo dipende dal momento in cui si prenota. I prezzi partono da ca. 1000€ )-Date: su richiesta da ottobre a gennaio
Organizzazione Tecnica Ag. Il Nodo Infinito tour operator.

sezione geologica-clicca per ingrandire







SPEDIZIONE PROPOSTA in COLLABORAZIONE CON L'AG. Il NODO INFINITO
Il fascino esercitato dalle semi-orizzontali distese ghiacciate di quest’area pone lo Hielo Continental Sur o Hielo Patagonico Sur, tra le zone montuose più interessanti del mondo per le sue caratteristiche di isolamento e per la bellezza delle montagne, molte delle quali ancora da salire e senza nome.
La proposta è indirizzata a quegli alpinisti curiosi e desiderosi di vivere una grande avventura in un luogo unico e fuori dai clamori. Il clima estremamente variabile della zona rende questa lunga traversata, con conseguente ascensione, decisamente impegnativa sotto l’ impegno globale (fisico e psicologico) che richiede, ma le sensazioni che un luogo come questo sa dare sono veramente fuori dell’ordinario.
Lo Hielo Patagonico Sur è un ghiacciaio lungo circa 400 km e largo un centinaio compreso tra la costa cilena del Pacifico e l’ ultima propaggine delle Ande Patagoniche Australi prima della pianura argentina. E’ un luogo particolare e ricchissimo di fascino, adatto a farsi odiare o amare,come successe a me, ormai molti anni fa.
Si tratta del più grande ghiacciaio continentale della Terra e comprende al suo interno intere catene montuose la cui quota supera spesso ma non di molto i 3000 m. La quota media dell’ altipiano ghiacciato è di 1000 m. e sul versante occidentale le colate degli immensi fiumi ghiacciati immergono il loro fronte nelle acque dell’ Oceano Pacifico.
Trovandosi in riva al mare affacciato a ovest, è facile capire che le condizioni climatiche siano facilmente tempestose. La rotazione terrestre e la presenza di una grande massa umida come l’ Oceano fanno si che questo luogo sia una delle più grandi fabbriche di perturbazioni del mondo.
Questo è uno dei motivi, oltre al fatto di essere lambito dalla fredda Corrente di Humboldt, che fanno esistere lo Hielo Patagonico Sur. Grandi e consistenti precipitazioni e cime montuose sono un ottimo sistema per fare accumulare a terra molta neve e quindi nel tempo ghiaccio.
Appena affacciato lo sguardo dal Paso Marconi a “soli” 1550 m, porta d’ ingresso in questo mondo affascinante e nascosto, si resta a bocca aperta di fronte allo “spazio” pianeggiante punteggiato di cime imponenti dalle dimensioni himalayane.
Il Volcan Lautaro 3623 m (fonte Wikipedia), salito nel 1964 dagli argentini Luciano Pera e Pedro Skvarca, è un vulcano attivo ricoperto di ghiacci dalle dimensioni gigantesche e dai pendii di inclinazione varia dalla linea di salita (versante sud-est) costellata da grandi crepacci e percorribile perlopiù interamente con gli sci ai piedi.


INTERESSANTE REPORT DI SALITA AL LAUTAROSi utilizzeranno gli sci da scialpinismo o telemark e slitte leggere in nylon (fornite da noi) per trasportare gli zaini alla base permettendo così di risparmiare molte energie.Considerando che a Paso Marconi siamo circondati dalle vicine cime del Cerro Torre del Fitz Roy del Piergiorgio, del Gorra Blanca (solo per citare i nomi conosciuti), si capisce che il posto e di quelli speciali…
Questa proposta non si addice a quegli scialpinisti che amano “collezionare” cime e dislivelli ma è pensata per gli amanti dell’ esperienza “totale” che una spedizione in questo posto può dare a chi la intraprende.
Isolamento estremo (qui si che questo aggettivo trova una giusta collocazione), durezza climatica ed ambientale, fatica e impopolarità lo fanno rendere proponibile, ma non dite che non eravate stati avvertiti prima…

Impegno e caratteristiche ambientali:
per amanti dell’ originale e delle cose belle, ben allenati alla fatica ed alla vita sulla neve che siano anche buoni sciatori con capacità alpinistiche discrete (OSA). Il gruppo deve avere autonomia totale ai campi per tutta la durata della spedizione. Potete richiedere un DVD realizzato dalla stessa guida durante una spedizione analoga nella stessa zona ma a una cima diversa.


La Guida
Marcello Cominetti guida alpina UIAGM di Corvara in Val Badia, tra le più esperte guide italiane della Patagonia ha condotto per professione e per diletto svariate traversate (anche in canoa e a vela) ed ascensioni sullo Hielo Sur e dintorni, guidando spedizioni e/o aprendo nuove vie, frequentando costantemente l’ area da oltre vent’ anni.
Programma giornaliero

Possono esservi variazioni.
Nota:Potremo trovare molte giornate di sola ma considerate di averne pochissime, vi aiuterà psicologicamente e vi farà decidere di partecipare solo se sarete fortemente motivati!
Il programma sul ghiacciaio è indicativo. In caso la guida decidesse di variarlo per motivi logistici, meteo e di sicurezza, lo farà consultandosi con i membri del gruppo.
1 Partenza dall’Italia. Vedi Piano Voli, gli appuntamenti definitivi verranno comunicati con il foglio notizie pre-partenza
2 ARGENTINA. Arrivo a Buenos Aires (Ezeiza), trasferimento all’ aeroporto (Aeroparque, non sempre necessario ma se si richiede ca. 1 ora di bus) voli nazionali e volo per El Calafate (ca 3,30 ore). Cena libera in uno dei numerosi ed ottimi ristoranti. Albergo
3 Giornata dedicata all’ acquisto dei viveri, al recupero del jet-lag, al controllo dell’ attrezzatura e al disbrigo di qualche formalità. Possibilità di effettuare l’ escursione turistica al vicino Ghiacciaio Perito Moreno (costo non incluso). Cena libera. Albergo
4 Alle 06.00 si parte in bus per El Chaltèn a 220 km. di distanza (strada in parte sterrata). Arrivo dopo ca. 4 ore, sistemazione presso Campo Madsen e ultimazione preparativi. Campo in area semi-attrezzata
5 Con un pulmino raggiungiamo il Rio Eectrico (15 km dal pueblo) da dove si parte a piedi dominati dal massiccio del Fitz Roy e si entra nella valle del Rio Electrico giungendo al campo di Piedra del Fraile (600m, in ca. 2 ore) ai piedi del versante sud ovest del Fitz Roy, ultimo avamposto della civiltà da queste parti. Proseguiamo fino alla Playita (ca. 3 ore) sulle rive del lago Electrico a ridosso dai venti che spesso soffiano da ovest. Campo sulla spiaggia. Campo su morena
6 Lasciato il campo si inizia a salire verso Paso Marconi costeggiando il Lago Electrico ed imboccando il Ghiacciaio Marconi passando sotto la parete ovest del Cerro Piergiorgio si giunge al Paso Marconi dove si entra “ufficialmente” nello Hielo Continental. (ca. 6 ore). Dislivello ca. 1000m. Possibilità di utilizzare il Biv. Gorra Blanca (comunemente conosciuto come Rifugio Cileno o Soto) utile in caso di attesa del buon tempo…. Campo su neve o nel rifugio, secondo il meteo.
7 Messi gli zaini sulle slitte (pulke fornite da noi) si attraversa l’ altipiano fino alla base del Volcan Lautaro, visibile e situato a ca. 25 km di distanza. Posizionamento del Campo Base alla quota di ca. 1600m. Campo su neve
8 Salita alla cima del Volcan Lautaro con zaino da giornata e discesa al Campo Base Campo su neve
9 Giorno di riserva, in quanto in pratica le cose è difficile che si svolgano come programmato ed avere dei gg di riserva è davvero indispensabile. Campo
10 Giorno di riserva Campo
11 Giorno di riserva Campo
12 Giorno di riserva Campo
13 Giorno di riserva Campo
14 Giorno di riserva Campo
15 Rientro al Rif. Cileno-Gorra Blanca Campo
16 Discesa attraverso Paso Marconi a la Playta Campo
17 Trek di rientro a Puente Rio Electrico e rientro a El Chaltèn e sistemazione in paese in area semi-attrezzata o in ostello (non icluso).
18 In bus (part. ore 6.30) all’ aeroporto di El Calafate e volo El Calafate-Buenos Aires-Italia
19 Arrivo in Italia.

La quota comprende: guida alpina UIAGM/IFMGA esperta del luogo e sue spese(incluso volo aereo), tutti i trasferimenti a terra come da programma, trasferimenti tra gli aeroporti, tende, slitte da traino, 1 notte in albergo con servizi ai piani a El Calafate, tassa di passaggio area Piedra del Fraile, trasporto El Chaltèn-Rio Electrico e ritorno, pratiche di ottenimento permessi e pratiche di frontiera/Paso Marconi.
La quota non comprende
Volo aereo dall'Italia a El Calafate e rit. Pasti in ristorante, eventuali assicurazioni facoltative (richiedere informazioni), i pasti**(leggere bene il programma), combustibile per i fornelli*, ingressi a parchi, musei e spettacoli, tutto quello non menzionato in “Le quote comprendono”. Eventuali tasse aeroportuali locali in partenza dall’ Argentina. Eventuali pernottamenti extra dovuti a cambi di programma.

*gas propano-butano acquistabile sul posto e non trasportabile in aereo
**Solitamente si acquistano dall’ Italia dei liofilizzati (www.dryfood.no o Trekkingmhalzeiten c/o Sportler o altri, trasportati poi dall’ Italia nel proprio bagaglio individualmente) e si integrano poi le provviste a El Calafate con prodotti locali acquistati mediante cassa comune istituita tra i partecipanti.

Lista dell’ Equipaggiamento tecnico personale*-Sacco a pelo (io ne uso uno da 650gr.di piuma garantito fino a -18C°)

- Completo goretex (pantaloni apribili con cerniera e giaccavento non imbottita)
- Maglia in lana (Patagonia o Icebrecker) alla pelle+pile leggero a collo alto con zip+pile windstopper+pantalone aderente in pile di peso medio+calzamaglia.
- Scarponi da scialpinismo o telemark
- Sci da scialpinismo o telemark+bastoncini e pelli di foca con aggancio puntacoda e colla nuova.
- Guanti (2 paia) a 5 dita uno leggero (pile windstopper) ed uno più pesante in goretex
- Calze (1 paio+1ricambio) idem per mutande.
- Occhiali a maschera (non rigati…)
- Occhiali da sole con ripari laterali
- Berretto
- Imbragatura bassa leggera+3 moschettoni+cordino in kevlar da 2 mt.+1T
- block+1secchiello/discensore.
- 1 vite da ghiaccio
- ARVA e pala da neve
- Ramponi 12 punte da scialp. (meglio se leggeri tipo in magnesio)- Piccozza classica
- Tazza e posate leggeri per mangiare (no piatti)- Zaino di capacità min. 70 litri.
- Materassino pneumatico (Thermarest) o in poliuretano a cellule chiuse
- Materiale da toilette ridotto al minimo e un asciugamano di piccole dimensioni (tipo microfibra MSR xsmall o similare).
- Crema solare ad alta protezione e cappellino da sole con visiera
Note:
-A El Chaltèn potremo lasciare il bagaglio in sovrappiù.
-Considerate che nello zaino di ognuno dovranno trovare posto cartucce gas, cibo (è la cosa più pesante), un fornello ogni tenda e parte della tenda, una corda di 30 mt (diam. 7mm. Dyneema) ogni 2 persone. Tutti i vestiti sonopraticamente indossati

-La franchigia bagaglio sui voli aerei è di 20 kg(borsone+sci)+10kg. di bagaglio a mano (lo zaino). Ogni peso in eccesso si paga individualmente in aeroporto. Le tende leggere viaggiano con noi suddivise nei ns. bagagli.

Gli sci e le tende (fornite da me) fanno parte della franchigia-bagaglio concessa.
Pesate bene il vostro bagaglio per non avere sorprese e non portate inutili ricambi che non userete. Costa meno comprarsi una t-shirt sul posto(che è pure un bel ricordo) che pagare l'extrabaggage sugli aerei!

La franchigia ammessa è sufficiente.
ISCRIZIONI e INFO c/o info@marcellocominetti.com tel 327.7105289

martedì 19 maggio 2009

CORSO FOTOGRAFIA A CORVARA 20sett.2011




Fotografare la natura da professionisti
Corso di fotografia in montagna a Corvara nelle Dolomiti dal 20 al 25 sett.'11





Portare a casa alla fine di un lungo viaggio o di una semplice escursione giornaliera, delle belle immagini fotografiche è il sogno di molti appassionati!
Nonostante esistano apparecchi fotografici semplici da usare in grado di riprodurre facilmente immagini di discreta qualità, la soddisfazione che può regalare una “buona fotografia” (nel vero senso della parola) è tutt’ altra cosa.
Scegliere la migliore luce, trovarsi nel posto giusto al momento giusto, utilizzare diversi obiettivi, conoscere alla perfezione il proprio/i corpo-macchina, usare il cavalletto, gestire i software della fotocamera e del computer per la post-produzione e tutti gli accessori che oggi l’ industria fotografica mette a disposizione del fotografo, sono elementi fondamentali e tutt’ altro che di semplice acquisizione. Per questo motivo ho deciso di avvalermi della preziosa opera di un professionista del settore che illustrerà ai partecipanti tutti i “segreti del mestiere” per ottenere immagini di buona qualità. Inoltre questo professionista è un caro amico e la cosa non guasta visto che è pure molto simpatico.
Lo scopo del Corso è quello di imparare a fotografare immersi in un ambiente sicuramente piacevole (le Dolomiti) nonché particolarmente adatto alla foto naturalistica, facendo facili escursioni a piedi alla portata di chiunque possieda solo un po’ di spirito ed entusiasmo per questo tipo di cose. Non occorrono né particolari capacità né allenamento specifico.
L’ ubicazione in montagna del Corso richiederà ai partecipanti l’ affrontare facili escursioni giornaliere a piedi per raggiungere i luoghi di maggiore interesse, senza trascurare quei posti dove è possibile arrivare con l’ aiuto di una funivia o dell’ auto.
Il luogo prescelto non poteva essere migliore: le Dolomiti di inizio autunno! Colori incredibili, luci radenti costanti e contesti naturali di grande bellezza e per nulla affollati (vista la stagione), si propongono ai partecipanti nella loro veste più idonea e piacevole.
Il luogo scelto per il soggiorno è la celebre località di Corvara in Val Badia situata nel cuore delle Dolomiti più affascinanti per la loro spettacolarità estetica e in un area che permette di raggiungere velocemente altre zone.
L’ alloggio scelto è il tradizionale e centralissimo “quattro stelle” Hotel Posta Zirm della famiglia Kostner, dove sono passate nel tempo le fotocamere e le cineprese nientemeno che di personaggi del calibro di Miari Fulcis e Luis Trenker… tanto per intenderci. Nei suoi locali, avremo tutta per noi una calorosa “stube” tirolese ed un centro congressi attrezzato dove tenere le lezioni teoriche e proiettare le nostre immagini, oltre a stanze estremamente confortevoli e superlativi piatti di cucina locale ed internazionale serviti in un ottimo ristorante.

Chi terrà le lezioni
Egidio Nicora è un fotografo professionista appassionato di montagna ed arrampicata. Specializzato nella documentazione di grandi eventi fieristici (tra i quali il Salone Nautico di Genova ed Euroflora) e di stampa bianco e nero (oltre che naturalmente colore) non ha mai trascurato, e per pura passione, il reportage e la foto d’ azione sportiva e naturalistica. Fotografa sia con attrezzatura analogica che digitale, da diversi anni tiene lezioni all’Universita di Genova presso la facoltà di Architettura.
Attualmente lavora presso la TOP MARKET di Genova dove oltre al lavoro come tecnico di laboratorio tiene i corsi di FOTOGRAFIA DI BASE E IL WORKSHOP DI FO TOGRAFIA NOTTURNA

Caratteristiche
Il gruppo dei partecipanti sarà istruito e guidato da un fotografo professionista e da una guida alpina/ fotografo esperto del luogo ed i partecipanti avranno la possibilità di visionare le proprie immagini durante il periodo del corso stesso che verranno commentate in compagnia degli esperti.
Verranno invitati fotografi professionisti locali e grandi conoscitori del luogo e degli animali che mostreranno le loro immagini con la possibilità di commentare insieme a i partecipanti ogni aspetto tecnico delle foto mostrate.

Info pratiche
L'abbigliamento consigliato è quello normalmente utilizzato nelle escursioni a piedi dove non devono mancare uno zainetto (meglio se fotografico), un buon paio di calzature da trekking ed una giacca a vento. Consigliamo (anche se non è indispensabile) inoltre un giubbotto da fotografo con molte tasche.
Ogni giorno si farà un escursione a carattere diverso scelta in base alle condizioni meteo, di illuminazione ed alle esigenze scenografiche.
Si visiteranno i luoghi storici della Grande Guerra dove si trovano bunker, trincee e gallerie, è quindi necessaria una torcia elettrica.
Chi li possiede porti con se: cavalletto, schermo riflettente (tipo lastolite o similare) e flash.
Filtri, paraluce ed ogni altro accessorio già in possesso del partecipante sono consigliati.

Programma giornaliero
il programma può subire variazioni
1° g. Ritrovo presso l’ hotel Posta Zirm (tel 0471.836175) di Corvara alle ore 14.30. Presentazione delle attività e controllo delle attrezzature. Breve serie di scatti al tramonto nei pressi dell’ hotel. Aperitivo e cena.

2° g. Altipiano di Pralongia. Direttamente dall’ hotel si accede al vasto altipiano prativo popolato da caprioli e vecchie baite isolate racchiuso tra le poderose vette dei gruppi di Sella a sud e Conturines-Fanis a nord. Viste straordinarie sui gruppi di Marmolada, Civetta, Pelmo e Tofane. Seduta in hotel prima di cena (ore 18-19.30) con mostra delle immagini dei partecipanti. Cena e prosecuzione delle attività.
LA PRIMA LEZIONE TEORICA RIGUARDA PRINCIPALMENTE GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA COSTRUZIONE DI UNA IMMAGINE: NEL NOSTRO CASO CON UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA RIPRESA PAESAGGISTICA.

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3° g. Vita rurale ed architettura locale. Escursione tra le antiche “viles” i bellissimi masi in legno dove vivevano (ed in alcuni casi ancora vivono) in piccole microcomunità i ladini della Val Badia nella zona delle frazioni di Pescoll, Anvì e Oies-S. Croce. Seduta in hotel prima di cena (ore 18-19.30) con mostra delle immagini di un professionista invitato. LA SECONDA LEZIONE TEORICA è SULLA LUCE : COSA E’, COME USARLA QUANDO FOTOGRAFARE E COME CONTROLLARLA. LA TERZA è DEIDCATA ALL’APPROFONDIMENTO DI AL CUNI ASPETTI DELLA RIPRESA DIGITALE.
Inoltre: foto con cavalletto e di conseguenza: ripresa notturna


4° g. Nei posti della Grande Guerra e animali. Dalla cima del Lagazuoi Piccolo 2800 m. (raggiunta in funivia) attraverso le postazioni militari austro ungariche ed italiane fino ai piedi delle Tofane dove vivono (ed è facile incontrare) molti camosci. Nel pomeriggio, visita alle trincee restaurate delle 5 Torri nelle dolomiti di Cortina d’ Ampezzo. Nel tardo pomeriggio visione delle immagini dei partecipanti ed in serata altra proiezione.

5° g. Direttamente dal paese ci si porta in funivia ai 2600 m. di quota nel cuore del Gruppo del Sella in località Vallon ai piedi di alte pareti rocciose. Termine delle attività alle ore 12.00 e scioglimento del gruppo.

Informazioni Tecniche
Date: 20-25 settembre 2011
Quota partecipaz.: € 955
Partecipanti: min. 6 partecipanti
Suppl. cam. singola:€. 60


L’HOTEL POSTA ZIRM di Corvara (www.postazirm.com)
Il trattamento della mezza pensione comprende la colazione a buffet e la cena.
La cena è generalmente composta da cinque portate che variano dalla cucina tradizionale alla cucina mediterranea.
Il funzionamento è come in un ristorante á la carte con la differenza che i menu variano ogni giorno.
Il prezzo inoltre include l’accesso alla Wellness-Farm, bensì della piscina, saune e centro fitness.
Precisiamo che le stanze offerte appartengono alla categoria superiore “De Luxe”, ma che il prezzo equivale alle stanze “Standard”.
Le stanze“De Luxe” si trovano nell'ala nuova dell’ Hotel, collegata tramite un corridoio interno al corpo centrale.
Sono molto confortevoli e munite di bagno con vasca o doccia/servizi e balcone, offrono una vista verso la montagna "Boé".


La quota comprende
Sistemazione in camera doppia in hotel**** con servizio di mezza pensione per 4 notti, guida alpina locale per le escursioni, fotografo professionista durante le escursioni e le lezioni teoriche, utilizzo di locale/aula all’ interno dell’ hotel, videoproiettore, schermo e apparecchiatura audio,


La quota non comprende
I pasti di mezzogiorno (in quanto verranno consumati sia al sacco che in rifugi secondo l’ escursione), i trasporti (ci si organizzerà con le auto private), eventuali impianti di risalita, supplemento camera singola, quota di iscrizione e tutto quanto non compreso alla voce precedente.





Nota
A chi preferisse raggiungere Corvara con i mezzi pubblici consigliamo di arrivare in treno a Brunico e poi in bus di linea (autolinee SAD numero verde gratuito per orari 800-846047 www.sad.it ) a Corvara. Brunico FS-Corvara 33 km., 45 min. di bus.







Info e Iscrizioni info@marcellocominetti.com 327.7105289

giovedì 16 aprile 2009

ARRAMPICATA A FINALE LIGURE 16 E 17 MAGGIO 2009

Due giorni per imparare, migliorare e divertirsi sulla pareti calcaree del finalese.
Prezzo a persona 90€ per i due gg. (escluso pernottamento e pasti, viaggio, etc)
Iscrizioni via email entro l' 8 maggio.