PATAGONIA, Trek Fitz Roy e Cerro Torre. 23NOV.-6DIC.2024 3250€/pers. min. 6 pers.

 




Quando si lascia l'abitato di El Calafate, sul lago Argentino e ci si dirige a nord lungo la steppa solcata da fiumi azzurri su quella che oggi è una normale strada asfaltata, mi prende ogni volta un senso di malinconia. Nonostante resti sempre meravigliato dalla bellezza del posto, mi arrivano dei ricordi, che ormai risalgono a svariate decine di anni fa, quando la polvere e i sobbalzi di questo viaggio preludevano a luoghi ricchi di fascino, incertezza e mistero. Penso anche a tutti gli amici con cui ho vissuto queste esperienze e a quanto mi sia appassionato a questi "parajes" e alla loro storia. Tanto da farmici ritornare appena posso, per diletto e per lavoro: tutte scuse per non stare troppo lontano da una terra di cui non riesco a fare a meno.

Poco prima di arrivare al Rio La Leona c'è un punto in cui si vedono le montagne. Mancano ancora 100 km a El Chaltén, il villaggio che praticamente ho visto nascere e crescere. In quel momento la vista è così inebriata dalla skyline più bella del pianeta, che si prova quasi un senso di nullità e nella mente iniziano a frullare idee e progetti di montagna, come se il tempo non fosse passato. Così è per me.

Premetto che, se siete di quelli che amano collezionare destinazioni visitandole frettolosamente, questo viaggio non fa per voi.
Qui descritta troverete  una proposta di trekking che è il frutto di svariati decenni di frequentazione di quest’angolo di Patagonia iniziata negli anni ’80, quando i sentieri erano molto incerti e l’abitato di El Chaltén non esisteva ancora. 

Le mie prime incursioni ai piedi del massiccio del Fitz Roy, Cerro Torre e Cerro Murallon le feci come scalatore, ma presto la mia curiosità mi spinse a esplorare zone che non avevano ancora visto presenza umana. Per andarci, io e i miei compagni d’avventura ne abbiamo viste di tutti i colori, mentre attraversavamo fiumi impetuosi, foreste intricate, versanti morenici dirupati e ghiacciai senza fine.
Le montagne che si presentano già in lontananza mentre si viaggia da El Calafate a el Chaltén riempiono l’orizzonte in maniera oppressiva per la loro mole, ma sublime per la loro estetica. In vita mia non ho mai visto montagne così belle, attraenti e con una storia di cui non potevo che appassionarmi.


Oggi che molte cose sono cambiate, perché quei posti purtroppo non potevano restare sconosciuti per i motivi di cui sopra, mi sento di proporre come Guida Alpina un itinerario, sicuramente non estremo e adatto a normali escursionisti, che resti il più possibile a ridosso delle montagne senza venire a contatto delle zone più frequentate e su quelli che sono buoni sentieri, ma che ancora conservi lo spirito dei pionieri e stimoli la meraviglia di chi lo verrà a conoscere in mia compagnia.


Durante il trek dormiremo in tenda cucinandoci i pasti serali e la colazione giornalmente, partendo dall’abitato di El Chaltén dove faremo base, in arrivo e a fine trek in un grazioso ostello, semplice ma accogliente, dove potremo lasciare quello che non ci serve durante il trek.
Volutamente non mi lancerò in una descrizione troppo dettagliata dell'itinerario perché vorrei lasciare all'immaginazione di chi verrà lo scoprire gradualmente ogni posto, e poi perché spesso mi copiano i programmi, quelli privi di fantasia che credono di farsi certe esperienze velocemente su internet.
Vi assicuro che il vento patagonico sulla pelle e le maledizioni che si merita non si possono provare in nessun modo se non di persona. E poi c'è tutto il resto.


PROGRAMMA GIORNALIERO
possono esservi variazioni dovute e cause meteo, di sicurezza, dei partecipanti e/o logistiche.

G1. partenza con volo di linea dall'Italia.
G2. arrivo a Buenos Aires e prosecuzione con altro volo interno fino a El Calafate dove solitamente si arriva nel primo pomeriggio. In bus si prosegue dall'aeroporto fino a El Chaltén (3 ore). Sistemazione in ostello. 
G3. La mattinata è di ambientamento e preparazione di viveri e logistica del trek. Nel pomeriggio si parte in fuoristrada fino a Rio Electrico (30 min.) da dove si inizia a camminare. Un sentiero perlopiù pianeggiante ci porta in 2 ore al rif./camping Piedra del Fraile. D.


G4. Escursione fino al ghiacciaio Marconi (ca. 7 ore a/r) e rientro al rifugio/camping. BLD.
G5. Escursione fino al Paso del Cuadrado (ca. 7 ore a/r) e rientro al rifugio/camping. BLD.
G6. A piedi fino al Campamento Poincenot sulle rive del Rio Blanco, (ca. 5 ore) vecchio campo base degli alpinisti ai piedi del Fitz Roy. BLD.
G7. Si parte presto, per vedere l'alba sulle pareti del Fitz Roy e i suoi satelliti, dalla Laguna de Los Tres dove si immette il ghiacciaio omonimo (3 ore a/r) e si ritorna al campo. Da qui smontato tutto quello che c'è da smontare, si riparte per Laguna Torre (Campo De Agostini, ex Campamento Bridwell), ca. 4 ore. BLD.
G8. Mentre l'alba illumina il gruppo del Cerro Torre dobbiamo attraversare uno alla volta, indossando un'imbragatura, un cavo d'acciaio teso alla tirolese sul Rio Fitz Roy. Risaliamo faticosamente al Paso de las Agachonas in un paio d'ore per scendere sul versante opposto nella valle del Rio Tunel che risaliamo dolcemente fino al Campamento di Laguna Toro (ca.7 ore). BLD.
G9. Visitati i dintorni si scende la valle di Rio Tunel al cospetto del gigantesco Cerro Huemul, per salire alla Pampa de las Carretillas e a la Loma del Pliegue Tumbado, forse uno dei balconi escursionistici più belli dell'area.
Da questa cima una lunga discesa riporta a El Chaltèn dove torniamo all'ostello da cui siamo partiti ca.8/9 ore). BL.
G10. Giornata di riserva o di relax a El Chaltén, le cose da visitare non mancano! B.
G11. In mattinata bus per El Calafate e sistemazione presso ostello. C'è tempo per fare turismo nella cittadina e qualche passo sul lago. B.
G12. Escursione (Tour Alternativo, prevede la visita a Estancia storica e due percorsi diversi in minibus ) al ghiacciaio Perito Moreno (a 80km dal paese) con rientro all'ostello nel tardo pomeriggio.B.
G13. Transfer all'aeroporto e partenza per Buenos Aires e a seguire per l'Italia. B. (Possibilità di stop a Buenos Aires o estensioni per altre giornate decidendolo in anticipo prima dell'acquisto del volo). B.
G14. Arrivo in Italia.

Legenda pasti compresi B: prima colazione. L: pranzo. D: cena


QUOTA di PARTECIPAZIONE e DATE: vedere nel titolo.

COSA COMPRENDE LA QUOTA
-guida alpina italiana + guida locale e tutte le loro spese
-aiutante/portatore locale e tutte le sue spese
-bus El Calafate-El Chaltén a/r
-3 x B&B in ostello a El Chaltén 
-deposito bagagli a El Chaltén
-uso di tende e fornelli a gas durante il trek
-gas fornelli
-transfer a punto di inizio trek sul Rio Electrico
-3 x FB al rif./camping Piedra del Fraile (dove si dorme in tenda)
-FB durante il trek
-transfer aeroporto-El Calafate a/r
-2x B&B in ostello a El Calafate
-Tour alternativo con guida e trasporto al ghiacciaio Moreno.



COSA NON è COMPRESO
-i pasti a El Chaltén e a El Calafate (escluso prima colazione)
-eventuale bus per cambio di aeroporto a Buenos Aires (se necessario, perchè lo prevedono solo alcuni voli)
-mance e bevande al rif./camping a Piedra del Fraile
-tutto quello non specificato alla voce precedente.

NOTE
-i partecipanti si muovono con il proprio zaino portandosi un pezzo della tenda (sono leggerissime), il sacco a pelo, il materassino e i viveri per la giornata. Se si sporta l'indispensabile, lo zaino pesa una decina di kg. Se pensate che sia troppo, questo trek non fa decisamente per voi!
-un portatore/aiutante penserà a rifornirci di cibo a ogni fine tappa.
-oltre a me ci sarà una guida locale perché lo impone una regola del parco Los Glaciares.
-ogni partecipante dovrà portarsi dall'italia 6 buste di cibo liofilizzato a proprio gusto. Per   l'acquisto ci      si può rivolgere a Decathlon, Sportler o su internet. Tra i migliori ci sono i Lyofood.
-la varietà di situazioni e di sistemazioni richiede un GRANDE spirito di adattamento alle scomodità e
 alla vita di gruppo. Itinerari simili vengono organizzati anche in maniera più comoda e decisamente   più turistica. Questo non è un trek di questo tipo.
-come Guida Alpina ho una Polizza di Responsabilità Civile e una per soccorso e recupero valita in tutto il mondo. Questo non significa che se vi fate male verrete pagati, come in molti pensano, ma che se dovrete sostenere delle spese mediche e di soccorso, se tratterrete le ricevute, vi verranno rimborsate.
-suggerisco comunque a tutti di essere soci del Club Alpino Italiano richiedendo l'estensione della Polizza recupero e soccorso a tutti i paesi del mondo, che è la cosa più semplice e economica.



MONETA
In loco vengono accettati e cambiati volentieri gli euro e i dollari Usa. La carta di credito viene accettata ma è molto sconveniente usarla. Il cambio del Peso Argentino è assai volatile e imprevedibile.
Per le spese personali consiglio di portarsi degli euro in contanti. I prelievi agli sportelli ATM sono possibili ma molto sconvenienti. Quindi: contanti quanto basta, intanto non vanno a male.


VOLO AEREO
-il volo individuale va acquistato per proprio conto. Il mio consiglio è quello di rivolgervi a un'agenzia viaggi di fiducia oppure su internet.
-l'importante è che vi facciate trovare  il Giorno 2 del Programma all'aeroporto di El Calafate all'orario che vi verrà comunicato. Non esistate a chiedermi informazioni.

COSA SERVE PORTARE (lista equipaggiamento per il trek)
Ricordatevi che tutto quello che vi porterete durante il trek viaggia sulle vostre spalle! Meglio puzzare che sfondarsi la schiena caricandosi di ricambi. Vi ricordo che tutto "pesa poco" ma pesa molto quando si mette tutto assieme nello zaino.
A vs. dicrezione potrete portarvi anche il vestito da sera (a El Chaltén c'è una certa movida...) ma resterà nel borsone all'ostello.

-zaino da 40-50lt. (che può essere utilizzato come bagaglio a mano in aereo)
-borsone da viaggio (viaggia nella stiva dell'aereo e verrà lasciato all'ostello dove lo ritroveremo a fine trek. Il modello ideale è quello in PVC robusto e impermeabile, con spallacci e tracolla)
-sacco a pelo con temperatura comfort 0 °C. 4/500 gr. di imbottitura se di piumino.
-un telo in nylon da imbianchino 4x4m (è sottilissimo, pesa pochissimi grammi, lo vendono i ferramenta)
-materassino gonfiabile o in poliuretano
-pila frontale (ne esistono di microscopiche, tipo Bindi della Petzl, leggerissime e che fanno molta luce)
-scarpe/scarponcini da trekking (quelle che usate di solito, alte o basse, come preferite)
-un paio di Crocs (pesano poco, riposano il piede, non si bagnano)
-2 paia di calze (si possono lavare nei ruscelli)
-2 magliette in capilene o similare.
-mutande (fate voi)
-pile peso medio con cerniera (o senza)
-pile leggero.
-giaccavento impermeabile e traspirante (guscio, gore-tex o similare)
-berretto e guanti leggeri
-cappellino da sole
-pantalone in tela leggero
-pantalone corto
-copripantalone impermeabile
-giacca imbottita leggera, tipo piumino (facoltativa, per i più freddolosi)
-occhiali e crema da sole
-tazza e cucchiaio+coltellino
-fotocamera o smartphone (durante tutto il trek non c'è segnale, in paese ci sono numerosi wifi).






ISCRIZIONI e INFORMAZIONI +39.3277105289 info@marcellocominetti.com 




"un luogo dove bisogna scegliere tra il minuscolo e l'immenso" P.Teroux. (fiore Topa-Topa)



























Cima della Loma del Pliegue Tumbado 1550m