lunedì 23 giugno 2008

Recensione libro CERRO TORRE mito della Patagonia

Tom Dauer, tedesco climber e frequentatore delle montagne alla fin del mundo ci presenta questo bellissimo libro arricchito dalle eccezionali foto, tra gli altri, di Thomas Ulrich. Me lo ha regalato il mio amico e collega Diego Zanesco con cui siamo stati insieme a scalare laggiù anni fa. L' ho letto due volte, una per divorarlo bruciato dalla curiosità, l' altra perchè mi piaceva fare così...
Nel fattempo ho visto che su diverse pubblicazioni specializzate su carta e web ne è uscita la recensione e mi sono meravigliato di aver notato che chi lo ha recensito non lo ha letto.
Non scherzo! Le recensioni che finora ho scorso sono state fatte da persone che NON hanno letto il bel libro di Tom Dauer!
Il libro, notevole nel formato edito da Corbaccio, si presenta davvero bene ma se uno lo legge scopre che è zeppo di errori, almeno uno per pagina, non esagero.
Nonostante ciò il lavoro è apprezzabile perchè porta il lettore attraverso una storia della Patagonia bella ed avvincente come pochi hanno saputo scrivere. Questo infatti trovo sia un merito del libro di grande valore. Poi se ci sono errori di date, fatti e nomi, meno importa... tanto l' opera è piacevole da leggere.
La traduzione è stata fatta evidentemente da una persona che non conosceva certi termini alpinistici perchè certe frasi sono incomprensibili così come altre di uso comune in tedesco che tradotte alla lettera in italiano perdono il loro significato idiomatico.
Secondo il mio modestissimo parere il libro è uno dei più belli scritti sulla Patagonia tutta e per avere le stesse informazioni e racconti bisognerebbe leggerne almeno una quindicina dovendosi inevitabilmente sorbire parti davvero noiose e che farebbero cadere l' interesse del lettore ad andare avanti e quindi gli farebbero perdere la bella opportunità di vivere sulla carta e nelle emozioni la storia di un posto e di una montagna che meritano veramente di essere conosciute per la loro inensità ed unicità.
Bello, bello, ma chi recensisce dovrebbe anche leggere...e a fondo. Altrimenti stia zitto!