In quanto alpinista sono piuttosto ideologicamente contrario
alla Via Ferrata, però (c’è sempre un però in ogni mente ragionante che si
rispetti), considero meritevoli di essere percorse quelle Vie Ferrate nate per
ragioni storiche, il cui itinerario ha una sua logica che riporta indietro nel
tempo e alle ragioni per cui venne costruito.
Tra le Tofane e l’Alpe di Fanes si sviluppa una catena di cime che durante la
Grande Guerra si trovava nientemeno che tra le retrovie dalle quali provenivano
i rifornimenti e il fronte italo-austoungarico, in posizione dominante e per
questo utilizzata come linea di osservatori. La catena di Vallon Bianco-Furcia
Rossa, , era infatti occupata dai soldati austroungarici che lungo queste vette
appuntite costruirono fortificazioni scavando la viva roccia per creare
postazioni, magazzini e ricoveri, collegati tra loro da ponti sospesi e
sentieri esposti opportunamente attrezzati. Con i cannocchiali potevano scrutare ogni mossa amica ma
soprattutto nemica e nel punto culminante della catena rocciosa, sulla Cima
Vallon Bianco a 2688m., avevano scavato una galleria di tipo “ferroviario”
nella quale si nascondeva un potente faro che veniva estratto facendolo
scorrere su appositi binari, che nottetempo poteva illuminare a giorno il campo
di battaglia sulle Tofane, accecando il nemico e illuminandolo al tempo stesso,
rendendolo più vulnerabile.
Queste opere ciclopiche sono ancora lì e il percorso attrezzato che le collega è stato recentemente risistemato dalle guide alpine per portarlo agli attuali standard di sicurezza delle moderne Vie Ferrate.
Non credo di esagerare affermando che si tratta di uno dei percorsi ferrati più belli e interessanti delle Dolomiti che ogni appassionato dovrebbe percorrere.
La mia proposta si svolge in 2 giorni e include il pernottamento in una baracca risalente alla guerra ristrutturata munita di coperte e brande, il Bivacco della Pace al Monte Castello a 2760m.
Per chi non se la sente di affrontare le piacevoli scomodità (che rendono però magica quest’escursione, credetemi) di una notte in bivacco c’è la possibilità di pernottare nei comodi rifugi all’Alpe di Fanes, ma la mia proposta è con la notte in bivacco.
Giorno 1: ritrovo
presso la Cap. Alpina 1726m. (parcheggio) nei pressi di S.Cassiano in Badia, alle
ore 8.30.
A piedi si risale il Col d’Locia 2069m che da accesso in breve all’Alpe di
Fanes Grande che si percorre fino alla Malga omonima con piacevoli sali-scendi tra
le cime di Campestrin sulla destra e le Conturines sulla sinistra. L’ambiente è
maestoso, nonostante la facilità del sentiero che lo attraversa. Un vecchio
sentiero di guerra ci fa raggiungere il caratteristico Vallon Bianco che
percorriamo fino alla sua testata, dove si trova il bivacco. C’è tempo per
visitare le postazioni nei dintorni e di fare una “scappata” sul Monte Casale
2894m.
Pernottamento al bivacco e cena fatta portandosi i viveri (il fornello a gas lo
porto io) perché l’edificio è incustodito. Idem per la prima colazione del
mattino.
Giorno 2: in
leggera discesa si guadagna l’inizio della Via Ferrata che in ca. 3 ore ci
porterà rispettivamente lungo la straordinaria cavalcata delle cime di Furcia
Rossa e Monte Vallon Bianco. La ferrata è di difficoltà moderata e tutti i
tratti esposti sono ben attrezzati con cavi, scalini e passerelle. La vista è
di eccezionale bellezza, spaziando dalle vicine Tofane alla Croda Rossa alle
Tre Cime senza privarci di Pelmo, Civetta e Marmolada…
Dalla cima Monte Vallon Bianco si ripercorre a ritroso una parte del sentiero
attrezzato scendendo poi nel Vallon del Fosso che porta in breve alla Malga
Fanes a 2102m, da dove in ca. 1.40 ore si arriva al parcheggio di Cap. Alpina.
NOTE
-Itinerario adatto a escursionisti esperti e allenati a percorrere tappe giornaliere di almeno 1000m. e con esperienza di percorrenza di Vie Ferrate di media difficoltà. In caso di dubbi chiamatemi per una chiacchierata in merito (3277105289).
-Nello zaino: kit ferrata, giacca a vento, guanti, berretto, borraccia, viveri (ci metteremo d’accordo preventivamente su cena e prima colazione), torcia frontale, spazzolino da denti, sacco lenzuolo, accendino, tazza e cucchiaio)
-Nel bivacco ci sono molte coperte di lana. Normalmente si dorme vestiti (pigiama sconsigliato) coprendosi con un paio di coperte.
Costo a persona: 240€ (con min. 4 persone, max 5).
Date 2024: 28 e 29 settembre o su richiesta in altre date.
Informazioni e iscrizioni: +39.3277105289 (tel e whatsapp) info@marcellocominetti.com